martedì 9 aprile 2024

Oscura e Celeste: Marco Malvaldi rende Galileo Galilei un detective

Anno Domini 1631, Firenze. Imperversa la peste fra le strade della capitale del Granducato di Ferdinando II e padre Niccolò Riccardi aspetta che Galileo Galilei gli invii finalmente questo Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, dove il matematico dovrebbe dimostrare la possibilità del moto della Terra intorno al Sole, già teorizzata da Copernico (possibilità che, naturalmente, non è reale, come si aspettano che scriva Galileo, a causa di quanto scritto nella bibbia). Come sappiamo, per quell'opera il matematico finirà davanti all'inquisizione.

Quel che di interessante, però, ci propone Marco Malvaldi (toscanissimo autore dei gialli del BarLume, ma anche di saggi -è un chimico- e di gialli storici -per esempio quelli di Pellegrino Artusi- e altre opere) in questo giallo storico, è la sua teorizzazione di cosa combinò Galileo in un piccolo intervallo di tempo non conosciuto, non descritto nelle lettere che scriveva alla figlia, suor Maria Celeste, proprio perché le abitava accanto, nella Villa Il Gioiello di Arcetri.


Esattamente come (vedi ultimo articolo del blog) Estleman ha trovato lo spiraglio in cui far interagire Sherlock Holmes e Dracula, nei momenti in cui il vampiro non compare nel romanzo di Stoker, nell'intervallo di tempo in cui non si hanno informazioni sulle attività di Galileo, Malvaldi ha sviluppato questo romanzo, bello intricato di trame e sottotrame. Oscura e Celeste è edita da Giunti e presenta un totale di 348 pagine.

La trama del giallo vede al centro il convento di San Matteo in Arcetri, convento di suore di Santa Chiara, tra cui le due figlie di Galilei. Nel bel mezzo della peste e degli intrighi gesuiti per capire cosa sta scritto dentro al Dialogo, una suora è ritrovata morta. Si tratta di Suor Agnese, amica di suor Maria Celeste, donna intelligente e istruita, tanto da interessarsi al lavoro di Galileo e conversare spesso con lui di scienza. Il matematico non può, dunque, esimersi da aiutare il canonico Cini (ex allievo di Galileo stesso e incaricato dal Granduca proprio di far luce su questioni poco chiare che covavano in quel convento) nelle indagini su quanto accaduto alla ragazza.

A questa storia si intrecciano altre vicende, storiche e non inventate, che Malvaldi monta abilmente insieme per poter dare un quadro del tempo, dalle scoperte astronomiche all'operato della Chiesa e dei suoi ordini di monaci e suore, passando per le condizioni di vita nei conventi e nelle città, per la politica; toccando di sfuggita anche la storia di Artemisia Gentileschi.

Lo stile dell'autore è leggero, scorrevole, soprattutto divertente; strizza l'occhio al lettore e commenta gli avvenimenti, li spiega al pubblico del Ventunesimo secolo (uno stile per tutti, insomma, anche i meno dotti, pur inserendo spiegazioni del funzionamento dell'orologio ad acqua, la dimostrazione degli indivisibili, etc, con tanto di disegni). Il linguaggio mescola comicità fiorentina (del resto alcuni personaggi parlano con inflessioni del volgo) e, nei dialoghi, un linguaggio seicentesco. Ho trovato questa scelta vincente, poiché alleggerisce molto e rende il libro fruibile in modo universale.

Va detto che, forse con lo scopo primario di ricostruire quello scorcio storico (Malvaldi acclude una vita di Galileo finale e una nota in cui spiega la genesi dell'opera), la trama gialla è molto diluita, passa in secondo piano ed è anche abbastanza semplice. Ci sono svariati elementi di mistero, tuttavia, (anche se puntano un po' tutti in quella stessa direzione). Gli interrogatori sono condotti in modo abbastanza classico, col detective (il Cini, spesso su suggerimento di Galileo) che fa le domande a ciascuno dei possibili interessati o possibili conoscitori dei fatti. Ho apprezzato questo aspetto. Anche la risoluzione finale, coi detective che svelano a un piccolo pubblico come stavano i fatti, richiama la classica situazione di un Poirot che spiega il delitto. Tuttavia, avevo capito la persona colpevole un po' troppo presto.

Giudizio: una lettura molto piacevole, un buon intrattenimento con elementi storici più riusciti e interessanti di quelli mistery ⭐⭐⭐⭐

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