martedì 9 aprile 2024

Il mio primo apocrifo Holmesiano: Sherlock Holmes contro Dracula

Che cos'è questo titolo che suona come Godzilla vs King Kong?
No, non è una trashata. Lo aveva consigliato la bravissima Federica della pagina La stanza di Sherlock, che presenta costantemente una serie di spunti a cui è impossibile stare dietro, ma che vorrei leggere dal primo all'ultimo.
Si tratta di un romanzo breve, un apocrifo sulle gesta del detective dei detective, ossia Sherlock Holmes. Cos'è un apocrifo? Una narrazione su un personaggio letterario, ma scritta da un altro autore. 
Questo romanzo, dunque, non è di Arthur Conan Doyle, ma di Loren D. Estleman, grande appassionato delle avventure di Holmes e Watson, così appassionato che ne scrisse altre, fin da giovanissimo.

Il mio rapporto con Sherlock nasce da bambina, quando uscì la collana in edicola di Fabbri Editore con tutti i romanzi e i racconti scritti da Doyle e, a seguire, dai suoi "eredi". Non ho mai letto l'intero canone (ovvero le opere originarie, scritte dal vero creatore del personaggio), poiché ho letto solo tre romanzi su quattro e due raccolte di racconti su cinque, ma ho, certo, cominciato molto male il mio rapporto con gli scritti apocrifi. Mi fu regalato anni fa una raccolta, I casi orientali di Sherlock Holmes di Ted Riccardi, che non dovettero piacermi, poiché li interruppi a pagina 56/383. Se lo avessi terminato lo avrei considerato il primo apocrifo, ma non è andata così.
Devo dire, però, che la lettura del racconto lungo/romanzo breve di Estleman mi ha riconciliato con questa parte della letteratura, tanto che ne ho acquistati altri tre, da provare, tra cui il famoso La soluzione al sette percento (uno, pare, dei più famosi in assoluto) di Nicholas Meyer, del 1973, di poco precedente il pastiche di Estleman, del 1978.


Del resto nessuno meglio dello scrittore di gialli e western del Michigan, oggi settantenne, avrebbe potuto compiere meglio questa impresa: fu uno dei pochi autori a cui la figlia di Doyle concesse il "permesso" di continuare a pubblicare opere tratte dalla materia del padre. Vi rimando all'intervista sulla pagina di Federica, per saperne di più.

Venendo alla storia, mi piace molto il lavoro che ha compiuto Estleman. Riflettendo sul fatto che la storia di Dracula (1897), di Bram Stoker, è ambientata nella Londra del 1890, lo scrittore si è accorto che la venuta del Nosferatu nella capitale inglese non sarebbe potuta essere ignorata dal detective apparso sulle scene nel 1887. Inserendo, dunque, i due personaggi nello stesso universo narrativo, per forza di cose, si sarebbero dovuti incontrare.
Rispettando, con pochi accorgimenti (lasciando a una disputa tra i due narratori delle due distinte versioni, quella di Watson e quella del Professor Van Helsing, la discussione sulle date, col pretesto che il Professore intendeva negare l'aiuto ricevuto da Holmes), la trama di Dracula e lo stile di Doyle, Estleman ricostruisce il contributo di Sherlock Holmes alla sconfitta del Principe delle tenebre. Nei retroscena in cui i personaggi di Stoker non interagiscono col vampiro, infatti, resta lo spazio di manovra per farlo rapportare proprio al detective e al suo fedele compare.

La storia originale non è, quasi per niente, alterata e viene data per scontata. Questo breve romanzo (182 pagine, in Italia edito da Gargoyle), dunque, è solo un'integrazione, molto avvincente e che io ho trovato perfettamente in linea con la scrittura degli altri testi originali. In particolare, l'atmosfera e i personaggi di Watson e Holmes mi sembrano veramente rispettati, fatti rivivere. Mi è sembrato meno riuscito il Conte Dracula, che non mi sarei aspettata di vedere nella veste in cui compare sul pianerottolo del 221B di Baker Street. A dirla tutta, dover far collimare la nuova avventura col canone Stokeriano costringe un po' Dracula a non comportarsi come il più grande male del mondo (idea che ci siamo fatti di lui dal romanzo dell'irlandese). Potrebbe annientare i suoi due nuovi nemici, ma non lo fa (questo un pochino mi stride).

A breve mi attende il prossimo di questo autore, Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mr Holmes.

Giudizio: Davvero apprezzato ⭐⭐⭐⭐

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