domenica 9 febbraio 2025

Il glicine rampicante è la raccolta di racconti gotici femministi di ABEditore

 L'autrice americana Charlotte Perkins Gilman scrisse a cavallo fra XIX e XX secolo, dedicandosi a temi principalmente femministi, come l'indipendenza economica (e non) delle donne, la depressione post-partum, il divorzio, ma anche, successivamente, l'eutanasia.

Nella raccolta di ABEditore (146 pagine) è stata fatta una selezione di racconti ammantati di gotico, ma, in realtà, tutti con una sfumatura di denuncia sociale.


Il racconto che apre e battezza la raccolta è Il glicine rampicante, una storia di fantasmi molto classica, quasi Dickensiana, se non si nota che il dramma riguarda una ragazza il cui destino viene deciso dal padre. Altrettanto si può dire de La porta incustodita e La torre dei Clifford, apparentemente solo gotici, mentre ho trovato estremamente classico e senza note di femminismo La sedia a dondolo.

Tramite, invece, è un racconto brevissimo che non ha niente di soprannaturale, ma poche pagine bastano per restituire un grande senso di inquietudine. Si parla sempre della condizione della donna, sposata e costretta a posticipare ogni suo desiderio, autoconvincendosi che sia giusto così.

Se fossi un uomo è un racconto particolarissimo, specialmente considerando il periodo in cui è stato scritto, in cui una moglie si ritrova nei panni del marito ed entrambi si influenzano e scoprono nuovi modi di pensare.

Particolare è anche Quando ero una strega, che analizza cosa accadrebbe se i desideri di una donna fossero esauditi.

Mi sono piaciuti abbastanza questi racconti, ma la più straordinaria storia della raccolta è La carta da parati gialla. Questo è anche il racconto più famoso dell'autrice e quello che mi è piaciuto di più in assoluto, avendolo trovato straordinariamente ben riuscito ed efficace nello scopo che si era prefissa Perkins Gilman (spiegatoci in una breve nota alla fine).

In tutti questi scritti la componente psicologica è sempre presente ed è forse la cosa che mi è piaciuta di più nella scrittura, che ho trovato molto moderna per il periodo in cui ha vissuto l'autrice (1860-1935).

Giudizio: ⭐⭐⭐3/4


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