lunedì 13 novembre 2023

Il fantasma dell'Opera di Gaston Leroux

Il famoso fantasma dell'Opéra Garnier di Parigi, di cui tutti parlano e che aleggia tra i corridoi e le quinte del teatro, è il mostro che ha ispirato lungamente la fantasia di lettori e cineasti.


Nella storia di Gaston Leroux, che inizialmente uscì a puntate, il teatro dell'Opéra è infestato da presenze ed eventi oscuri e misteriosi: si vocifera che ci sia un fantasma mascherato, una presenza sinistra che fa capitare brutte sciagure e che infastidisce i direttori del teatro. Inoltre pare che di punto in bianco la giovane cantante Christine sia diventata la cantante più talentuosa dell'entourage, ma che si comporti anche in modo strano e di questo si accorge il giovane visconte Raul Chagny, amico di antica data della ragazza. C'entra il fantasma con le talentuose doti di Christine e con i periodi in cui scompare? Cosa c'è dietro al mistero del fantasma?

Il mostro è connotato quasi sempre negativamente, siamo messi in guardia dalla sua malvagità. Tuttavia in alcuni momenti emerge anche il senso di solitudine e di ingiustizia che subisce questo personaggio e il suo disperato bisogno di essere amato, come ognuno di noi.

"Avevo soltanto bisogno di essere amato per diventare buono!"

Ma l'amore del mostro per Christine è giusto? La lascia libere di scegliere o è frutto di inganno e costrizione? Possiamo chiederci se lei lo amerebbe se non fosse mostruoso, ma anche se la sua mostruosità (e la conseguente ripulsa) dipendono effettivamente dalla malformazione fisica oppure dal decadimento morale.

Nel 1925 Lon Chaney ideò il trucco più iconico del mostro, che interpretò lui stesso. Nel più recente musical del 2004, invece, l'aspetto è molto più addolcito e Gerard Butler indossa solo metà maschera a nascondere le sue deformità. Nel testo di Leroux l'aspetto è ancora più orrorifico, ma solo Christine potrà vederlo. 

Narrato da più punti di vista (terza persona, punto di vista dei direttori -siparietto comico del libro-, taccuini del Persiano), la storia del Fantasma mi è piaciuta, ma lo stile di scrittura, che si serve spesso del racconto che riassume vicende già trascorse al lettore, limitando dialoghi e scene d'azione, salvo che nell'ultima parte, non mi ha totalmente soddisfatta. Come stile è certamente tipico del periodo Ottocentesco, però è anche vero che altri autori del periodo sono stati più talentuosi nella scrittura.

Leroux ribadisce più volte che la sua ricostruzione si appoggia su fonti e su fatti realmente accaduti e descrive anche particolari che si dovrebbero ancora vedere all'Opéra.

Tuttavia rimane un libro carico di fascino, romantico e assolutamente da leggere una volta nella vita.

Giudizio: ⭐⭐⭐ 3/4

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